Una scelta strategica, con prospettive di lungo periodo estremamente promettenti.

La Bulgaria rappresenta oggi una delle economie più interessanti e dinamiche dell’Europa sudorientale, con un ambiente sempre più favorevole all’imprenditoria e agli investimenti esteri. Nel 2025, il Paese sta consolidando la propria posizione come destinazione strategica per l’apertura di nuove imprese e sedi operative per operatori europei, in particolare italiani, attratti da condizioni fiscali competitive e un contesto normativo stabile.

Quadro macroeconomico

Secondo le più recenti proiezioni del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Mondiale, il Prodotto Interno Lordo bulgaro crescerà del 3% nel 2025. Tale ritmo di espansione, superiore alla media europea, è sostenuto da una forte domanda interna, investimenti infrastrutturali cofinanziati da fondi europei e da una solida politica fiscale. L’inflazione, seppur ancora moderata, rimane sotto controllo, mentre la disoccupazione è tra le più basse della regione, segnale di un mercato del lavoro dinamico e in evoluzione.

Il flusso di investimenti diretti esteri ha registrato nel 2025 un incremento del 47%, raggiungendo 1,4 miliardi di euro nei primi cinque mesi dell’anno. Tale risultato riflette la fiducia degli investitori internazionali, sostenuta dalla stabilità macroeconomica del Paese e dai costi operativi contenuti. Secondo i dati della National Statistical Institute, l’indicatore complessivo del clima imprenditoriale ha raggiunto livelli record nel 2025, con un aumento costante nei settori della costruzione, del commercio al dettaglio e dei servizi.

Investimenti esteri e clima imprenditoriale

Opportunità strategiche per le imprese italiane

La Bulgaria si distingue per un regime fiscale tra i più vantaggiosi in Europa: imposta sui redditi societari al 10%, IVA standard del 20% e incentivi regionali per nuove attività produttive nelle aree meno sviluppate. Inoltre, la posizione geografica strategica nel cuore dei Balcani consente un rapido accesso ai mercati europei e asiatici. Il recente rafforzamento dei rapporti commerciali con l’Italia — primo partner nell’UE per esportazioni e investimenti — offre ulteriori opportunità di collaborazione nei settori industriale, logistico e dei servizi digitali.

L’obiettivo di adesione all’Eurozona, previsto per gennaio 2026, rappresenta un passaggio cruciale per l’economia bulgara. L’adozione dell’euro ridurrà i costi di transazione, favorirà la stabilità monetaria e renderà il Paese ancora più attrattivo per gli investitori europei. Tale prospettiva rafforza ulteriormente la competitività del sistema imprenditoriale bulgaro, già supportato da una pubblica amministrazione in progressiva digitalizzazione e da una crescente cultura imprenditoriale orientata all’innovazione.

Prospettive future e ingresso nell’Eurozona

In sintesi, la Bulgaria del 2025 offre un contesto economico maturo, stabile e favorevole alla crescita delle imprese. Le società italiane che intendono espandersi all’estero trovano qui un ambiente altamente competitivo e fiscalmente vantaggioso, in grado di coniugare opportunità di sviluppo con sicurezza giuridica e sostegno istituzionale. Per chi desidera avviare una start-up o delocalizzare parte delle proprie attività, la Bulgaria rappresenta una scelta strategica, con prospettive di lungo periodo estremamente promettenti.